Le decisioni cruciali di Luciano Spalletti sulla formazione e tattica dell’Italia in vista dell’Euro 2024: tra moduli innovativi.
Le sfide amichevoli negli Stati Uniti si rivelano cruciali per il futuro della Nazionale Italiana, a pochi mesi dall’importante appuntamento con l’Euro 2024 in Germania. Questo momento rappresenta per il nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti non solo un’opportunità per testare la squadra, ma anche per fare scelte decisive in termini di tattiche e selezione dei giocatori.
Il tempo delle scelte: modulo e uomini al centro
Le partite contro Venezuela ed Ecuador offrono a Spalletti l’occasione per valutare alcuni giocatori che ancora devono guadagnarsi pienamente la sua fiducia. È fondamentale per il ct rinforzare la coesione del gruppo, sia dentro che fuori dal campo, e stabilire meccanismi di gioco efficaci che siano il frutto di un’attenta riflessione strategica.
Nonostante il modulo di partenza sia il 4-3-3, Spalletti non esclude l’ipotesi di adottare una difesa a tre, una formazione sempre più diffusa nella Serie A italiana. Ciò che importa, però, sono i principi di gioco che il tecnico intende instillare nella squadra.
Strategie e potenziali protagonisti
Con il 3-4-2-1, giocatori del calibro di Bastoni, Buongiorno, Scalvini e Darmian potrebbero ricoprire ruoli chiave, simili a quelli che svolgono nei loro club. Anche gli esterni, come Dimarco, Cambiaso, Bellanova e Udogie, avranno l’opportunità di esprimersi al meglio nelle loro posizioni naturali.
La possibilità di impiegare due trequartisti dietro l’unica punta centrale apre scenari intriganti per Chiesa e Pellegrini, che potrebbero sfruttare al meglio i mezzi spazi. Anche giocatori come Folorunsho, Bonaventura o Barella potrebbero essere considerati per questi ruoli, data la loro abilità nell’attaccare lo spazio.
Il dilemma maggiore rimane la scelta della punta centrale: con l’esclusione di Scamacca, Spalletti dovrà decidere tra Lucca, Retegui e Raspadori, valutando anche l’opzione del falso nueve.